Illustrazione di Francesca Ponzini per Senza rossetto
Feminism and the City
«Il mio lavoro non è quello di rimpiazzare i cittadini medi maschi con donne che hanno più o meno gli stessi privilegi: è comprendere chi è stato escluso dal processo di costruzione e sviluppo delle città. Interrogarsi su chi sia la persona che gli amministratori si immaginano vivere quegli spazi».
Questa settimana Giulia P. ha avuto l’occasione di intervistare Leslie Kern, autrice de La città femminista, un saggio da poco arrivato in Italia grazie a Treccani, il cui tema principale è capire come, applicando la teoria del femminismo intersezionale, si possano costruire città più eque. Non solo per le donne, ma per tutte le categorie marginalizzate. Si tratta di un dibattito che recentemente ha preso molto piede, perché ci vede tutte e tutti coinvolti: che siate una donna che torna a casa di notte da sola, una mamma che spinge un passeggino, una persona con disabilità o migrante, le vostre esperienze all’interno della città saranno molto diverse rispetto a quelle delle persone che gli amministratori locali si erano immaginati essere i cittadini “standard”: gli uomini bianchi.
Per questa newsletter abbiamo quindi voluto comprendere meglio come una città possa diventare davvero femminista, quali siano le difficoltà e le aree su cui poter intervenire. E lo abbiamo fatto con una persona che per lavoro e passione si occupa di questioni di genere e giustizia sociale: Lilia Giugni.
Iscriviti alla nostra newsletter!
Vuoi darci una mano?
Senza rossetto è un progetto a budget zero. Tutto il lavoro dietro al nostro podcast e a questa newsletter è volontario e non retribuito, ma è un lavoro che richiede molte forze e anche qualche soldo. Se vuoi aiutarci a sostenere le spese di produzione, incoraggiarci o anche solo offrirci una caffè puoi farlo attraverso PayPal usando la mail senzarossetto@querty.it, oppure puoi impostare una donazione ricorrente sul nostro profilo Patreon. Ogni aiuto sarà per noi prezioso, quindi grazie!