Illustrazione di Enea Brigatti per Senza rossetto
Dilettanti e professioniste
Lo ammettiamo, nessuna delle due è un tipo particolarmente sportivo. Giulia C. pratica Pilates, Giulia P. (se va bene) cammina molto. Non seguiamo le gare in tv, abbiamo visto a malapena le Olimpiadi la scorsa estate, conosciamo i nomi di pochi atleti.
Ma, come saprete se ci seguite da un po’ di tempo, questa newsletter è l’occasione anche per noi di colmare alcune delle nostre lacune, invitando persone brave e competenti a parlare di temi che conosciamo poco.
Per questo oggi parliamo di sport, ma soprattutto parliamo di professionismo in Italia. Perché, come ci racconta Elena Marinelli, per molte sportive italiane questo riconoscimento è ancora un miraggio: si tratta di atlete che si allenano intensamente tutti i giorni, conquistano trofei e medaglie rappresentando l’Italia in diverse competizioni, ma ancora non hanno accesso al professionismo e a tutte le tutele che ne deriverebbero. Perché e come sta cambiando la situazione? Lo scoprirete continuando a leggere.
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