Immagine tratta dalla copertina del saggio L’altra rivoluzione. Dal sessantotto al femminismo di Elisa Bellè
Una bella storia della Storia
Una cosa che raccontiamo poco, o che forse nel tempo abbiamo smesso di raccontare, è come nascono le nostre newsletter. A volte (il più delle volte, a essere sincere) ci sono degli argomenti che captiamo come interessanti ma poco esplorati dall’attualità, dalle nostre letture e dai nostri incontri, di cui leggiamo e ci documentiamo e per cui cerchiamo — a volte anche per mesi — la persona giusta che ne possa scrivere da una prospettiva nuova. Altre, più rare, ma molto preziose, in cui gli argomenti ci cascano addosso dall’esterno e diventano urgenti e interessanti per noi quasi contro la nostra volontà. Grazie alla rete che nel tempo abbiamo costruito con Senza rossetto ci arrivano proposte, domande di spazio, richieste di riflettori puntati su temi che noi per prime ignoriamo o a cui non diamo grande peso.
La newsletter di oggi è nata proprio così, da una mail arrivata qualche mese fa nella nostra casella di posta da Veronica Pacini, antropologa e autrice del romanzo Il corpo della femmina (Fandango, 2022). Veronica ci parlava di un saggio L’altra rivoluzione. Dal sessantotto al femminismo (Rosenberg & Sellier, 2021) della sociologa Elisa Bellè, che racconta — forse per la prima volta — un aspetto poco raccontato del femminismo italiano della seconda ondata (quello degli anni Sessanta e Settanta, per intenderci): noi per prime siamo abituate a far risalire le origini di questo movimento ai grandi centri urbani, Roma e Milano tra tutti, ma come spiega Bellè, in realtà il femminismo italiano deve molto all’ambiente universitario ma periferico della città di Trento e ai primi collettivi di donne nati in seno alla facoltà di Sociologia.
Oggi ospitiamo un dialogo tra Veronica Pacini ed Elisa Bellè, e speriamo di raccontarvi una bella storia della Storia dei femminismi italiani.
Iscriviti alla nostra newsletter!
Vuoi darci una mano?
Senza rossetto è un progetto a budget zero. Tutto il lavoro dietro al nostro podcast e a questa newsletter è volontario e non retribuito, ma è un lavoro che richiede molte forze e anche qualche soldo. Se vuoi aiutarci a sostenere le spese di produzione, incoraggiarci o anche solo offrirci una caffè puoi farlo attraverso PayPal usando la mail senzarossetto@querty.it, oppure puoi impostare una donazione ricorrente sul nostro profilo Patreon. Ogni aiuto sarà per noi prezioso, quindi grazie!